La Mastopessi è la sospensione del seno, il cosiddetto lifting del seno; è una procedura chirurgica che permette di modificare la forma e l’atteggiamento delle mammelle in alcune condizioni:
- in una donna che consideri il proprio seno troppo ptosico, pendulo rispetto alla propria silhouette;
- dove si voglia correggere la ptosi mammaria costituzionale o acquisita;
- per correggere la asimmetria, anche dopo ricostruzione post-mastectomia del seno controlaterale;
- dopo forti dimagrimenti;
- dopo gravidanze o allattamenti che abbiano provocato uno svuotamento del seno e una ptosi.
Attraverso il sollevamento e rimodellamento delle mammelle secondo canoni estetici di normalità, si corregge il seno cadente e/o flaccido.
CANDIDATE ALLA MASTOPESSI
La mastopessi può migliorare l’aspetto fisico e la fiducia in se stessa, ma senza stravolgere la fisionomia tanto da non riconoscere più la propria immagine o da non essere riconosciuta dagli altri. Prima di sottoporsi a tale intervento, devono essere valutate attentamente le aspettative della paziente e se ne deve discutere con il Chirurgo.
Le migliori candidate sono le donne che desiderino un miglioramento del proprio aspetto e non una assoluta perfezione. Può essere una buona candidata all’intervento una donna in buone condizioni di salute, che goda di un certo equilibrio psichico e le cui aspettative siano realistiche.
RISCHI E INCERTEZZE
La mastopessi è un intervento con aspetti tecnici spesso insidiosi per il chirurgo dovuti alla tipologia del seno da sottoporre ad intervento, alla forma del torace, alla struttura cutanea ed alla consistenza del tessuto mammario.
Inoltre esiste un rischio generico per l’intervento chirurgico e per l’atto anestesiologico.
Il seno acquisirà una nuova forma e dimensione venendo sollevato in alto in modo proporzionale alla struttura fisica della paziente.
Dopo l’intervento saranno sicuramente presenti delle cicatrici chirurgiche cutanee, peraltro inevitabili, di diversa entità ed estensione a seconda della gravità del difetto chirurgico da correggere e del tipo di tecnica utilizzata.
La visibilità delle cicatrici (sicuramente molto minore a debita distanza – anche 12 / 18 mesi) dipende dalla tecnica utilizzata e dalla capacità cicatriziale dell’organismo.
Correggendo un piccolo seno si avranno cicatrici più ridotte che non correggendo un grande seno o un seno estremamente flaccido.
Le tecniche moderne di mastoplastica si possono realizzare con una sola cicatrice periareolare circolare, o con una cicatrice verticale o a J o a L oppure con una T rovesciata.
La scelta della tecnica, affidata alla discrezione del chirurgo, è fatta in base alla sua affinità e dimestichezza con la tecnica stessa, alle condizioni anatomiche ed al volume del seno, nonché alla struttura del torace della paziente.
Se eseguite con correttezza ed in soggetti con normale cicatrizzazione, le cicatrici diventeranno poco visibili o pressoché invisibili dopo almeno un anno e più, ma è bene ricordare, sempre presenti.
L’eventuale persistenza delle cicatrici può comportare una correzione chirurgica successiva, fermo restando che la qualità della cicatrice spesso è dovuta alla reattività personale e alla cura che deve essere prestata dalla paziente sia con la cerottazione post- rimozione della sutura sia con l’utilizzo di reggiseno adeguato, notte e giorno per il tempo necessario.
E’ preferibile non dimagrire in maniera considerevole dopo l’intervento di mastopessi per evitare di conseguenza una ptosi che potrebbe portare ad una correzione con protesi.
Questa è un’eventualità non rara dopo una gravidanza e allattamento. Eventuali smagliature saranno in parte rimosse con l’eccesso di pelle che si asporterà chirurgicamente
PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO
Durante la prima visita sarà valutato lo stato di salute della paziente, mentre un attento esame obiettivo del seno permetterà al Chirurgo di valutare la tecnica più appropriata in relazione al tipo di mammella e al tono cutaneo. Se il seno oltre che cadente è piccolo, si può considerare l’eventualità di associare un posizionamento di protesi ai fini additivi. Inoltre verrà spiegato il tipo di anestesia usata ed i costi.
DOVE VIENE ESEGUITO L’INTERVENTO CHIRURGICO
L’intervento chirurgico viene eseguito solitamente nella Sala Operatoria della Clinica Madonna della Fiducia in Roma. dove operiamo dal 1997 – la struttura è dotata di Terapia Intensiva Post Operatoria – L’intervento può essere eseguito anche presso altra struttura su richiesta motivata del paziente, ma con l’equipe chirurgica ed anestesiologica del Dr Romeo.
Di norma si prevede la degenza in clinica per 24 ore dopo l’intervento. In casi particolari può essere utile una degenza di 48/72 h
TIPO DI ANESTESIA
Per questo tipo di intervento è indicata una anestesia generale che permetterà di dormire durante tutta la durata dell’intervento. Alcuni Chirurghi usano l’anestesia locale accompagnata da una sedazione
INTERVENTO CHIRURGICO
Si farà un accurato e meticoloso disegno pre operatorio eseguito con la paziente in piedi o con il tronco eretto e poi verificato da sdraiata. L’incisione peri areolare è costante in tutte le tecniche, ad essa si aggiunge una cicatrice verticale o a J o a L o anche a T rovesciata.
Ogni sforzo sarà fatto per eseguire una incisione più corta possibile nel prolungamento sottomammario ed ogni cura sarà osservata nella sutura per avere una cicatrice meno visibile possibile.
Personalmente preferisco la tecnica che porta alla ricostruzione con una cicatrice a J o a L con estensione verso l’esterno del solco sottomammario, perché nella peggiore delle ipotesi in caso di non buona cicatrizzazione, non è visibile con una generosa scollatura.
La durata dell’intervento è di tre ore circa. Alla fine dell’intervento verrà applicato un bendaggio sul torace e salvo eccezioni, un drenaggio per lato. I drenaggi verranno rimossi dopo 24 – 48 ore se non ci saranno motivi per tenerli più a lungo.
Per questo tipo di intervento è prevista una notte di degenza in Clinica, ma volendo si può rimanere per tutto il tempo che si gradisce.
Dopo qualche giorno (tra cinque e otto) il bendaggio verrà rimosso e sostituito da un reggiseno chirurgico, che dovrà essere portato per due / tre mesi
La sutura sarà rimossa in settima / decima giornata s.c., spesso usiamo suture che non vengono rimosse e che l’organismo assorbe nel tempo. Il seno rimarrà gonfio ancora per 3 ‑ 4 settimane.
RITORNO ALLA NORMALITA’
Le normali attività lavorative potranno essere riprese dopo 10 ‑ 20 giorni, anche in funzione del tipo di mansioni svolte.
Durante le prime due / tre settimane non si potranno portare pesi e guidare, se non con le braccia addotte
Alcuni importanti esercizi che possono essere utili dopo l’intervento, verranno spiegati dal Chirurgo.
Sono da evitare contatti fisici per 3 ‑ 4 settimane, considerata la sensibilità del seno.
Le cicatrici assumeranno un colorito rosso per circa 6 settimane poi cominceranno a schiarirsi. Sarà consigliato e spiegato l’uso di cerotti di carta per contenerle.
Durante tale periodo è da evitare l’esposizione al sole o ai raggi UVA senza reggiseno od adeguata protezione
I RISULTATI
Di norma i risultati sono ampiamente apprezzati dalle pazienti, e sono molto soddisfacenti per il Chirurgo.
Eventuali insoddisfazioni sono spesso dovute ad incomprensioni (essenzialmente sul volume del seno) per cui è necessario intendersi bene prima dell’intervento.
Approssimativamente il volume del seno sarà leggermente inferiore rispetto a quello che si realizza, prima dell’intervento, ben distribuendo il seno nel reggiseno.
La sensibilità dell’areola e del capezzolo generalmente non cambia, in alcuni casi può essere ridotta parzialmente e temporaneamente per giorni o mesi con recupero successivo o raramente in maniera definitiva.
Rare sono le infezioni post operatorie conseguenti spesso a una raccolta di sangue, ancora più raramente si può verificare una sofferenza vascolare dei tessuti cutanei o dell’areola che può necessitare di correzione successiva.
Può verificarsi (raramente) una intolleranza, imprevedibile, ai fili di sutura interni.
Si deve continuare ad eseguire le visite di prevenzione presso il Medico di fiducia che deve essere informato dell’intervento ricevuto. Si consulti l’operatore non appena si avverte qualcosa di anomalo o si ha qualche perplessità.
N.B. quanto descritto è generico – ogni caso è a sé stante e come tale va valutato e considerato!
Quando si prende appuntamento per una visita per un’eventuale mastopessi o mastoplastica riduttiva è bene specificarlo alle Segretarie o in alternativa chiedere uno spazio di almeno un’ora.
Dalla casistica del Dr Francesco Romeo sulla Mastopessi
Se ne vieta la riproduzione e qualsiasi tipo di utilizzo
Caso 1
Donna di 38 anni che ha avuto due gravidanze ed ha una ptosi mammaria asimmetrica (la mammella destra è più grande della sinistra) – si è proceduto a mastopessi a sinistra e a destra a mastoriduttiva di adeguamento con disegno a J secondo la tecnica di De Longis con ottimo risultato finale – si noti come le mammelle sono simmetriche e le cicatrici molto poco visibili – il controllo fotografico è dopo un anno il caso risale al 2008.
Nelle immagini di trequarti e laterali si può ben apprezzare la buona forma e proiezione della mammella – si cerca sempre di perseguire un obiettivo ottimale – si noti come con i propri tessuti ghiandolari e la propria mammella si riesca ad ottenere una nuova forma peraltro sovrapponibile alla forma dei seni che hanno ricevuto un impianto protesico. Vedi immagini della sezione Mastoadditiva.
Caso 2
Donna di 36 anni che ha avuto due gravidanze ed ha una ptosi mammaria abbastanza simmetrica – si è proceduto a mastopessi con disegno a J secondo la tecnica di De Longis con ottimo risultato finale – si noti come le mammelle sono simmetriche e le cicatrici molto poco visibili – il controllo fotografico è dopo quattro anni il caso risale al 2006.
E’ importante sottolineare che il risultato abbia una buona tenuta nel tempo.
Nelle immagini di trequarti e laterali si può ben apprezzare la buona forma e proiezione della mammella – si cerca sempre di perseguire un obiettivo ottimale adeguato alla struttura e all’età della paziente – si noti come con i propri tessuti ghiandolari e la propria mammella si riesca ad ottenere una nuova forma.