La liposuzione è l’intervento più frequente in chirurgia plastica – estetica. Il suo scopo, come è noto, è rimuovere gli accumuli di grasso localizzato senza lasciare cicatrici evidenti utilizzando il meccanismo dell’aspirazione del grasso.
Si argomenta spesso su tre domande fondamentali:
- esiste una tecnica più efficace di un’altra per realizzare una liposuzione; la liposuzione è indicata nella obesità e nella cellulite
- le metodiche alternative e non invasive ampiamente pubblicizzate (cavitazione, radiofrequenza, etc) sono realmente efficaci ed offrono gli stessi risultati di una liposuzione.
Riguardo alle differenze tra le varie tecniche.
Da quando i chirurghi francesi Illouz e Otteni nel 1982 e successivamente gli italiani Fischer padre e figlio ne descrissero la tecnica di aspirazione assistita previa infusione di liquidi nei tessuti mediante cannule smusse è cambiato tanto, sicuramente un grosso apporto è stato dato da Klein nel 1985 che con la tumescenza dei tessuti e l’utilizzo di cannule sottili il che ha notevolmente ridotto i rischi di complicanze (quali sanguinamento ed irregolarità della superficie cutanea) e tempi di recupero.
Gli sforzi innovativi di questi ultimi decenni si sono concentrati sulla frantumazione e liquefazione (lipolisi) del tessuto adiposo nei suoi differenti distretti, sia superficiale che profondo, prima di essere aspirato mediante cannule e tubo collegato ad un aspiratore.
Questo processo preliminare sul tessuto adiposo viene effettuato con ausili tecnologici quali ultrasuoni e laser che ne aumentano la temperatura provocando la lisi del grasso.
Ausili, tuttavia, non privi di complicanze, talvolta serie, anche in mano esperte come sa bene la maggioranza dei chirurghi estetici.
Tanto è vero che a vari congressi italiani ed internazionali è stata posta direttamente ai chirurghi presenti in aula la domanda su quale metodica usassero per le loro liposuzioni e la risposta di molti è stata che, pur avendo in sala operatoria apparecchiature tecnologicamente avanzate (utrasuoni, laser, radiofrequenza ecc.), la tecnica standard di infiltrazione di liquidi e controllo manuale del materiale aspirato era ancora quella più usata.
Inoltre effettuando la liposuzione in questo modo, ossia senza distruggere preliminarmente il grasso con laser o ultrasuoni, il tessuto adiposo prelevato con la cannula può essere trasferito e iniettato in altri distretti corporei senza perderne le proprietà rigenerative legate al suo contenuto in cellule staminali.
A tale proposito è bene sottolineare l’elevato contenuto di cellule staminali proprio nella frazione cellulare adiposa del grasso che dopo esser stato prelevato viene centrifugato e separato da olii e altre sostanze non utili prima di essere impiantato.
Sul fatto se la liposuzione è indicata nella cura della obesità e della cellulite, dobbiamo subito chiarire che la liposuzione è per definizione indicata nei casi di accumulo localizzato di tessuto adiposo (tipicamente le cosce e le ginocchia nelle donne e i fianchi e l’addome negli uomini).
Questa operazione al contrario non viene suggerita nei casi di obesità generalizzata, dove c’è accumulo diffuso di tessuto adiposo resistente alla dieta ed ad attività fisica anche intensa.
Tuttavia la liposuzione risulta utile anche in questi casi in quanto migliorando l’estetica di una zona del corpo (ad esempio i fianchi o le cosce) può stimolare psicologicamente il paziente obeso ad intraprendere o continuare una dieta che altrimenti non avrebbe fatto.
Per quanto riguarda la cellulite
Ricordiamo che il suo nome scientifico è pannicolopatia edemato fibrosclerotica (p.e.f.s.) e che si differenzia nettamente dal punto di vista clinico dall’accumulo localizzato di grasso (veri e propri cuscinetti) che invece vengono trattati con la liposuzione.
La cellulite, infatti, si presenza come una alterazione della pelle che assume il caratteristico aspetto a “buccia di arancia” mentre il cuscinetto adiposo è un accumulo di grasso profondo.
Le due condizioni cliniche possono essere presenti separatamente oppure, come avviene molto spesso, anche insieme e in questo caso richiedono due trattamenti diversi:
- uno per la cellulite a base di mesoterapia (sicuramente utile in età giovanile e comunque in epoca pre menopausale) ultrasuoni, laserterapia esterna, etc
- ed uno per l’accumulo di grasso attraverso una liposuzione.
Sbagliato, quindi, ed anche inutile, cercare di curare l’accumulo di grasso con le stesse metodiche con cui si cura la cellulite perché si tratta di due patologie totalmente differenti.
Al contrario la liposuzione da sola, oltre a rimuovere i cuscinetti adiposi, ha anche un effetto positivo indiretto sulla cellulite (ovviamente solo nella zona trattata) in quanto “alleggerendo” la zona ne migliora la circolazione linfatica e sanguinea risolvendo la stasi dei liquidi che è alla base della cellulite.
Infine riguardo alle metodiche alternative e non invasive ampiamente pubblicizzate (cavitazione, radiofrequenza, etc) se siano realmente efficaci ed offrano gli stessi risultati di una liposuzione, si deve partire dalla premessa priva di fondamento della distinzione tra medici soft e chirurghi col bisturi tra i denti che aggrediscono le culotte de cheval.
Da anni anche i chirurghi estetici si sono adeguati alla crescente richiesta da parte dei pazienti di trattamenti meno invasivi e ad esempio utilizzano metodiche soft per curare i segni di invecchiamento del viso (filler, botulino ecc) proponendo, quando possibile, in alternativa ai classici interventi chirurgici la cosiddetta soft restoration.
La difesa della liposuzione chirurgica quindi non è una difesa a priori della “chirurgia” da parte dei chirurghi estetici: se le metodiche alternative consentissero di ottenere risultati analoghi a quelli della liposuzione i chirurghi sarebbero i primi a proporli.
La verità, purtroppo, è che uomini e donne arrivano negli ambulatori dei chirurghi estetici per valutare una liposuzione dopo che hanno provato senza risultato le più svariate procedure alternative con sofisticati macchinari, efficaci soltanto ad alleggerire più le tasche che i fianchi dei pazienti.
Cavitazione, radiofrequenza, etc sono metodiche dai risultati limitati che esercitano il loro fascino grazie alla loro mini-invasività che però è anche il loro limite.
Soltanto con la liposuzione il grasso in eccesso si trova nel corpo del paziente prima del trattamento ed viene raccolto in un contenitore alla fine del trattamento stesso: non c’è dubbio alcuno che quel grasso in eccesso è stato definitivamente eliminato.
Con le altre metodiche, invece, la stessa garanzia non c’è e spesso il paziente se ne rende conto, suo malgrado, dopo 10 o 20 sedute di trattamento.
Con questo non vogliamo dire che cavitazione, radiofrequenza e le altre metodiche alternative alla liposuzione sono totalmente inefficaci ma certamente i loro risultati non sono definitivi e paragonabili a quelli di una liposuzione ed andrebbero consigliate soltanto in casi veramente lievi, spiegandone bene al paziente tutti i loro limiti.
Purtroppo spesso oggi avviene esattamente il contrario ed anche a pazienti che potrebbero risolvere il loro problema di accumulo adiposo con una liposuzione di meno di 1 ora, molte volte in anestesia locale, vengono proposte come altrettanto efficaci metodiche che invece non lo sono affatto.
Infine una precisazione, ci piace chiamare Liposcultura, la Liposuzione; in quanto di una vera e propria scultura si tratta.
Le cellule di grasso dopo la pubertà non crescono più di numero, ma solo di volume arrivando anche ad essere grandi 70 – 80 volte di più.
Questo fa ben capire che se si rimuove il grasso e si dà una nuova forma ad una regione del corpo, un eventuale aumento di peso provocherebbe un aumento di dimensione, ma con la nuova forma armonica data dalla liposuzione e non quella preesistente disarmonica.
L’intervento di liposuzione (lipoplastica – lipoaspirazione – liposcultura ….sono tutti sinonimi) prevede l’aspirazione del grasso localizzato con tecniche consolidate da tanti anni e aggiornate nel tempo che il Dr Romeo esegue e aggiorna dal 1990. Attraverso incisioni di circa 3 – 4 mm si aspira il grasso con apposite cannule – gli interventi vengono eseguiti per i casi minori e localizzati in anestesia locale (sempre in sala operatoria, in Clinica, con l’assistenza dell’anestesista e del personale necessario) ed è possibile la dimissione dalla struttura dopo poche ore.
In alternativa può essere fatta in regime di Day Surgery o nei casi maggiori con il ricovero di almeno 24 h.
All’intervento segue un recupero rapido ed agevole – vengono utilizzate calze di I o II Kl. di compressione per gli arti inferiori con scarpe adeguate, oppure guaina, ma sempre con calze di prevenzione per le lipoaspirazioni dell’addome e del tronco.
La contenzione è prevista per sette / dieci giorni e dopo va diminuendo di entità, associando delle sedute di linfodrenaggio manuale o presso terapia.
L’esposizione al sole è possibile dal momento in cui non ci sono più ecchimosi e da quando l’edema è sufficientemente regredito.
E’ molto utile anche l’idromassaggio in vasca e il camminare in acqua di mare con l’acqua a metà coscia.
Dalla casistica del Dr Francesco Romeo sulla Liposuzione
Se ne vieta la riproduzione e qualsiasi tipo di utilizzo
Caso 1
Giovane donna di 34 anni normopeso con adiposità localizzata alla regione trocanterica – interno coscia e interno ginocchio – si noti come dopo la liposuzione eseguita in day hospital l’armonia dell’arto inferiore sia molto più affusolata e gradevole – il trattamento con liposuzione delle culotte de cheval permette di trasformare un sedere visivamente “basso” in un sedere slanciato.
Caso 3
Ragazza di ventun’anni – sportiva – chiede un miglioramento dell’aspetto degli arti inferiori essendoci una particolare discrepanza con il resto del corpo decisamente armonico – si rende necessaria la cosiddetta liposuzione tridimensionale dovendo praticamente agire su tutto il fuso della coscia: la regione trocanterica – l’interno della coscia, l’interno del ginocchio e la faccia anteriore della coscia. Si ottiene così con la liposuzione una bella armonia di coscia.
Particolare della faccia anteriore delle cosce – si noti la regione trocanterica l’int ginocchio e l’interno coscia;
Nel dettaglio la faccia posteriore della coscia – si noti la regione trocanterica – l’interno coscia e l’interno del ginocchio;
Il dettaglio della proiezione laterale fa ben vedere l’armonizzazione del profilo anteriore della coscia – si noti come sia armonicamente arretrato rispetto al pre operatorio anche in relazione al volume addominale.
Caso 4
Donna di 43 anni che ha già ricevuto una liposcultura ed è rimasta insoddisfatta dell’aspetto dell’interno coscia – riceve dal Dr Francesco ROMEO una liposcultura che molto cura l’aspetto superficiale e si riesce ad ottenere un risultato che guarda sia all’aspetto quantitativo che qualitativo della zona – scongiurando il tanto temuto atteggiamento cedevole della parte.
Dalla casistica del Dr Francesco Romeo sulla Liposcultura
Se ne vieta la riproduzione e qualsiasi tipo di utilizzo
Caso 1
Donna di 33 anni che ha da poco partorito – chiede un miglioramento dell’aspetto addominale e le viene proposta un’addominoplastica – per motivi di opportunità di velocizzazione della ripresa è in accordo con il dr Romeo ad eseguire una liposcultura dell’addome – dalle immagini si può ben apprezzare un netto miglioramento dell’aspetto volumetrico.
Caso 2
Donna di 39 anni che ha già ricevuto una mastoadditiva – chiede di migliorare l’aspetto quantitativo e qualitativo dell’addome che non riesce a migliorare nonostante l’intensa attività fisica – si procede a liposcultura che permette di ridurre la quantità di grasso della parete addominale e una ottima retrazione cutanea che fa si che il risultato la lasci molto soddisfatta.
ho 70 anni e desidero ridurre il punto vita perchè con questa ciambella non mi sento a mio agio non vorrei spendere molto,non cerco miracoli e non voglio fare finanziamenti